Author |
Topic  |
|
HotButtered
Senior Member Member
  
161 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 10:49:25
02/09/2005 10:26 - FABRIANO — «Sono un vincente, e sono qui per vincere. L’ho detto anche lo scorso anno a Capo d’Orlando prima del campionato: nessuno ci credeva, ma siamo arrivati primi. Qui voglio fare altrettanto: dichiarare di vincere la Legadue e andare in vacanza il 26 aprile con la promozione fatta». Doveva essere il giorno di Chris Thomas, l’uomo nuovo venuto dal pianeta Stati Uniti, invece è stata in tutto e per tutto la conferenza stampa di uno straripante Brian Oliver. Mai sentito un giocatore tanto loquace e deciso nel mettere in chiaro idee e progetti appena messo piedi in città. «Sono un tipo sincero, le cose le dico sempre in faccia e non mi nascondo mai» è l’incedere incalzante di Oliver, passaporto italiano e grinta tutta americana. «Qui voglio fare il leader. Non mi interessa solo segnare. Per vincere bisogna giocare con gli altri ed aiutarli in difesa come in attacco. I miei 37 anni? Mario Boni ne ha 42 ed è ancora fortissimo. All’età proprio non penso. Penso a giocare e a meritarmi la stima della gente. Voglio far capire a loro che io i soldi me li merito, sgobbando in allenamento ogni giorno e mettendoci il cuore. Non voglio arrivare a fine stagione con il sottoscritto che chiede il rinnovo del contratto e la società che nicchia perché il mio rendimento non è stato all’altezza». Tante parole, tanta decisione che quasi mettono in secondo piano l’esordio di Thomas, impegnato questa sera (ore 20) al torneo di Civitanova Marche contro Imola per la sua «prima» italiana. «Mi manda Chandler Thompson» spiega con un filo di voce il giovane play mulatto che ammette di aver conversato a lungo con il suo concittadino prima di arrivare a Fabriano. «Mi ha parlato molto bene di Fabriano. So che è una piccola città, ma anche all’Università ero in un centro tutt’altro che grande e mi sono trovato benissimo. Pensavo solo allo studio e al basket, nient’altro. La mia prima fuori dagli Stati Uniti? Non mi spaventa, anzi mi stimola tantissimo». Sulle caratteristiche tecniche poche battute. «Mi piace correre, ma so che in certe occasioni serve anche rallentare il ritmo per custodire il vantaggio. Mi adeguo alle situazioni di gioco». Oggi, appunto, la prima verifica per i due e per Cinciarini, appena rientrato dall’Universiade.
|
altera
Advanced Member
   
Italy
759 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 11:01:51
visti i risultati mi sembra possa permetterselo!!!I suoi obiettivi e la sua determinazione sono stati una delle ns maggiori armi lo scorso anno!! Che Fabriano si possa divertire almeno il 50% di quanto è toccato a noi...   
Forza orlandina da sempre e per sempre

 |
DragonBall
Advanced Member
   
247 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 11:13:49
quote:
visti i risultati mi sembra possa permetterselo!!!
infatti!!!"Se tu provi a prendere le stelle e tu prendi le nuvole, allora tu vai bene!" Brian Oliver  |
HotButtered
Senior Member Member
  
161 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 11:14:03
non lo sto criticando..sto dicendo che fa sempre gli stessi discorsi
|
DragonBall
Advanced Member
   
247 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 11:19:52
quote:
non lo sto criticando..sto dicendo che fa sempre gli stessi discorsi
beh, i concetti sono quelli. E poi manco italiano è..."Se tu provi a prendere le stelle e tu prendi le nuvole, allora tu vai bene!" Brian Oliver  |
sandro
Senior Member Member
  
156 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 11:24:32
Oliver scatena Fabriano: "Sono qui per vincere." Thomas: "Gestirò i ritmi". Sabato a Civitanova 01.09.2005. 16:53 FABRIANO - Adesso è ufficiale: Brian Oliver è una forza della natura. Non solo perché sa giocare a pallacanestro come pochi, bensì perché la interpreta con una filosofia e un’allegoria tali da farla sembrare la sua ragione di vita. E probabilmente lo è. Christopher Ryan Thomas, a sentir parlare coloro che si intendono di cosa avviene aldilà dell’Atlantico, è potenzialmente uno dei più forti playmaker mai visti nella storia della Legadue. Ha rinunciato alla chiamata NBA, visto che sarebbe senza dubbio entrato nel draft al primo giro ma in una posizione piuttosto scomoda, intorno al quarantesimo posto o giù di lì. Fabriano sarà la sua prima esperienza europea, e a giudicare dal passato prossimo che ha investito il sistema cestistico nazionale, già dai prossimi anni potrebbe essere ai vertici del basket italiano, come accaduto per Andrew Lawrence Nicholas, meglio noto come Drew, Marlon Garnett e compagnia bella. Insomma, la Legadue e le franchigie di medio-alta classifica si confermano sempre più una vetrina per chi è fresco di college e desidera una rampa di lancio verso le categorie supreme. Ma a quanto pare, a Chris Thomas Fabriano basta. Forse, perché anche essa è destinata a farne parte. Altrimenti Brian Oliver non sarebbe qui. “Mettiamo subito in chiaro una cosa, sono qui per vincere.” Oliver è già un fiume in piena. Al suo ‘second day’ di soggiorno a Fabriano, in occasione della presentazione, sfodera l’ironica razionalità che lo ha reso celebre (oltre ad una discreta mano da tre punti…) e si lancia all’inseguimento dei grandi obiettivi. Fabriano è la sua ennesima sfida.“Qui ho subito trovato grande affetto – esordisce l’ex Upea – e dico col cuore che farò il massimo per alzare il livello e aiutare i compagni. Lo scorso anno, a Capo d’Orlando, avevamo molto talento e non a caso abbiamo centrato la promozione, ma la nostra vera forza era l’unione, e a Fabriano state certi che farò di tutto per ripetermi e per migliorarmi.” Ario Costa tende a celare i traguardi a cui ambisce la formazione di via Martiri della Libertà dopo il ripescaggio, ma Oliver piomba come un fulmine a ciel sereno e sorprende tutti per la sua genuina schiettezza, strappando sorrisi a iosa tra i giornalisti. “Forse non lo sapete, ma io odio perdere anche quando gioco a carte con mia moglie. Ho scelto l’opportunità di Fabriano perché ho scoperto subito che la gente mi conosceva e che mi voleva bene, per cui è giusto ripagare la città e la società per la leadership che mi ha affidato. E segnatevi queste parole, a Brian Oliver i playoff non bastano…” Quando, ragionevolmente, gli facciamo la domanda sulle sue 37 primavere suonate, lui va subito al sodo.“Guarda, l’età non è un problema. Posso smettere di giocare fra tre giorni come fra tre anni, Mario Boni ne ha 42 e vediamo tutti quello che continua a fare con una palla da basket. Indipendentemente, a me non piace mai perdere, i soldi che prendo me li devo meritare. Questa è una certezza, è il mio lavoro.” Accanto a un argano a motore vivente di parole come Brian Oliver, c’è un ragazzino dalla faccia pulita e taciturno che in tanti identificano come un fenomeno. Chris Thomas non parla l’italiano, e quando vede che a ogni tre parole del compare accanto tutti ridono, lui non capisce ma si sforza di sorridere e fa una tenerezza inenarrabile. Ma cosa si nasconde dietro quella faccia da bravo ragazzo? “Sono un play puro – confida l’amico di Chandler Thompson ed ex Notre Dame University, lo stesso college che ha sfornato Ryan Hoover - amo correre, ma so quando è il momento di controllarmi e rallentare i ritmi.” Per Thomas, Fabriano rappresenta il suo debutto in Europa e il primo club ad ingaggiarlo all’uscita dal college. Chris è convinto che sarà la sua grande occasione per dimostrare le sue qualità, semmai ce ne fosse bisogno. “Ho sentito parlare bene di Fabriano, è un ottimo ambiente e per questo sono riusciti a convincermi. Vengo qui per far bene, troverò un gruppo talentuoso e dalla mentalità vincente.” Il colpo di coda, guarda un po’, è di Brian Oliver, che sarà il capitano per la stagione 2005-06. Nel frattempo, Chris Massie ritirerà oggi il visto e sabato sarà a Civitanova, ma da spettatore non pagante. “Vengo da una stagione fantastica dove ho visto solo sorrisi – conclude Oliver -. Certo, quando vinci è facile, va tutto bene, c’è sempre il sole e il tempo non è mai brutto. A Fabriano non voglio vedere nuvole, pioggia o brutto tempo. Voglio sempre il sole.” Al diesse Ferencz Bartocci scappa una battuta. “Lo scorso inverno qui c’era un metro e mezzo di neve…” Lorenzo Carsetti [ ARCHIVIO NEWS ] COpyright BasketNet SAS 2005

|
Andrea17
Advanced Member
   
363 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 14:09:12
Nulla da dire,Oliver è un campione,un gran giocatore e un trascinatore,l'unica cosa che ha sbagliato è stata tenerci sulle spine fino alla fine e andar via... si è confuso alla fine va  
|
ultimo
Advanced Member
   
222 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 14:25:51
Oliver è un vincente!I nostri sono discorsi da tifosi ma lui è un professionista e, come tale, ha scelto quello che più gli conveniva. 
|
asso
Senior Member Member
  
140 Posts |
Posted - 02/09/2005 : 14:27:11
quote: l'unica cosa che ha sbagliato è stata tenerci sulle spine fino alla fine e andar via... si è confuso alla fine va
non per riaprire polemiche, ma comunque la colpa è della società, non puoi dare un ultimatum ad un giocatore alla metà di agosto, lui giustamente si è preso il tempo che gli stato concesso per decidere, ed ha deciso. certo era evidente che non sarebbe rimasto perchè se uno ha voglia di rimanere te lo fa sapere prima possibile. è un professionista lui offre le sue prestazioni, dove va dà sempre il meglio senza risparmiarsi
|
GOKUSEI
Advanced Member
   
Jamaica
1287 Posts |
Posted - 03/09/2005 : 16:09:53
Fabriano - Imola 100 - 84 Oliver 32 Cinciarini 20 Thomas 19 FACCIAMO STA @AZZO DI SQUADRA!!!!!!!
|
DottorJ6J
Senior Member Member
  
Brazil
132 Posts |
Posted - 03/09/2005 : 16:13:50
MINCH*A!!!!!!!Sugnu u liuni du Capu |
bresk
Advanced Member
   
Italy
664 Posts |
Posted - 03/09/2005 : 16:31:37
quote:
Fabriano - Imola 100 - 84 Oliver 32 Cinciarini 20 Thomas 19 FACCIAMO STA @AZZO DI SQUADRA!!!!!!!
I rimpianti..Bai ol |
ultimo
Advanced Member
   
222 Posts |
Posted - 03/09/2005 : 17:57:26
Mitico Brian...Fabriano seriamente candidata al salto di categoria!
|
STatiSTico
Advanced Member
   
USA
806 Posts |
Posted - 03/09/2005 : 18:43:52
quote:
MINCH*A!!!!!!!Sugnu u liuni du Capu
SOTTOSCRIVO... OLTRE STEVE... IL NULLA...
|
|