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Dal Comune - lunedì 26 aprile 2004 at 08:51
Comunicato Stampa n. 192 del 26 aprile 2004

Finanziamenti agli artigiani, illustrati i mezzi agevolati ed alternativi al credito tradizionale

Legge 488 artigiani, leasing, Consorzi fidi, Agenda 2000. Questi i temi caldi del convegno organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Capo d’Orlando sul tema “Aiuti alle piccole imprese. Finanziamenti agevolati. Modalità operative”, che ha visto il Cineteatro di via Doria affollato di artigiani, consulenti e studenti. Non sono mancate critiche al sistema bancario ed alle istituzioni, ma neanche gli spunti per rilanciare gli investimenti delle piccole imprese con il sostegno di diversi strumenti finanziari spesso poco noti.
«Bisogna avere il coraggio di tornare ad investire», l’appello del sindaco Massimo Carrello, convinto sostenitore «di queste forme di partenariato pubblico-privato, quale strumento per lo sviluppo del nostro territorio». Secondo Carrello, finora è mancata l’informazione sui mezzi finanziari disponibili, pertanto l’Amministrazione comunale orlandina ha assunto l’impegno di aiutare direttamente gli imprenditori locali nell’accesso al credito agevolato e in tutte le altre iniziative a sostegno dell’impresa. «L’Amministrazione comunale - ha precisato l’assessore Gaetano Sanfilippo - intende compiere passi concreti, e quello di oggi è soltanto il primo, per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria locale e la creazione di nuovi posti di lavoro stabili soprattutto per i nostri giovani».
Ai lavori hanno preso parte Aurelio Percipalle, direttore generale della Crias (la Cassa regionale che sostiene gli investimenti delle imprese artigiane), Giovanni Pluchino, dell’Area Affari del Credito Siciliano, e Ilario Mazzei, esperto di finanza agevolata, della società Thomas Consulting. Illuminanti i loro contributi nel fare chiarezza nella giungla di norme a sostegno dell’impresa. Percipalle ha lamentato la «disattenzione della politica verso la Crias, che nonostante tutto una mano agli artigiani l’ha data visto che le banche sono spesso fuori portata». Secondo il direttore generale della Cassa, oltre il 70% delle aziende siciliane si è rivolta alla Crias per ottenere credito di esercizio, credito a medio termine o interventi per ripianare le esposizioni debitorie. Percipalle ha denunciato carenza di fondi e lunghe attese (6-7 mesi), dopo la riforma del 2000, per l’erogazione dei finanziamenti a titolo di credito d’esercizio, cioè la liquidità dell’impresa artigiana. «Annuncio però - ha aggiunto Aurelio Percipalle - che dal 1 luglio il credito d’esercizio sarà gestito direttamente dalla Crias, senza il coinvolgimento delle banche, cosa che ci permette di erogare il finanziamento quasi in tempo reale e senza più bisogno di chiedere pacchi di garanzie. E risparmiamo un milione di euro all’anno, soldi finora spesi per pagare commissioni alle banche». Per quanto concerne il credito a medio termine, la Crias ha infine ripristinato la vecchia procedura valutativa sportello, che consente l’erogazione delle somme quasi in tempo reale, evitando il ricorso al bando pubblico previsto dalle legge che avrebbe imposto agli artigiani maggiori sacrifici. «Ricordiamoci - ha concluso Percipalle, il quale ha tracciato un quadro pure sulle agevolazioni agli artigiani concesse da Agenda 2000 - che l’economia riparte sempre dal basso, dalle piccole imprese».
Giovanni Pluchino ha sollevato il coperchio sulla Legge 488/92 il cui bando per gli artigiani scadrà il prossimo fine maggio, ma ha puntato molto l’attenzione anche sulla validità dello strumento leasing ancora poco applicato in Sicilia. «Il 96% degli artigiani siciliani - ha detto il funzionario del Credito Siciliano - al momento di acquistare beni si rivolge sempre al credito tradizionale e non a forme di leasing, cioè a contratti di locazione, che riservano grandi vantaggi». Pluchino ha ricordato agli artigiani e ai consulenti che la Legge 488 prevede contributi in conto investimenti e in conto canoni, con una rivalutazione delle quote non ancora erogate di ben il 4,43%. Per accedere al bando è necessario procedere ad investimenti compresi fra 52mila e 1,549 milioni di euro, dei quali il 25% sono a carico dell’imprenditore. Semplificate le procedure di erogazione grazie alla gestione di Artigiancassa e alla facoltà concessa agli imprenditori di autocertificare i requisiti, compresi quelli del possesso dell’immobile e del pagamento delle forniture. Gli investimenti - ha aggiunto Pluchino - vanno completati entro 24 mesi dalla data della concessione del credito. Per quanto riguarda gli indicatori che danno maggior punteggio in graduatoria, il funzionario ha citato l’incremento occupazionale garantito dall’investimento e il punteggio relativo alle priorità regionali. E’ possibile incrementare del 5% il punteggio ottenuto, se l’impresa si impegna alla certificazione ambientale Iso 14001 o Emas, entrambe finanziabili attraverso lo stesso bando della 488. L’erogazione del contributo verrà fatta in due quote annuali uguali: la prima come anticipazione, la seconda a collaudo. Importante, infine, il ruolo dei Consorzi fidi soprattutto in vista delle nuove norme contenute nel famigerato accordo Basilea 2. Sostanzialmente le imprese dovranno prestare garanzie a totale copertura del prestito, a tutto danno delle piccole. Compito dei Consorzi sarà proprio quello di abbattere in media del 50% il valore delle garanzie da prestare all’istituto erogatore.
«Per superare le difficoltà esistenti e per favorire lo sviluppo anche delle imprese piccole - ha concluso Pluchino - è necessario che banche, consulenti ed istituzioni comincino a parlare un linguaggio unico, che ci sia un raccordo nell’interesse di tutti».
Gli aspetti operativi della Legge 488 sono stati affrontati poi da Ilario Mazzei, che ha tracciato pure un quadro abbastanza positivo sulle prospettive del Sud grazie alla finanza agevolata.


L’Ufficio Stampa

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