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Dal Comune - venerdì 23 gennaio 2004 at 13:38
Comunicato Stampa n. 27 del 23 gennaio 2004

Successo del convegno sul disagio giovanile con Paolo Crepet

Il neuropsichiatra Paolo Crepet è stato l’indiscusso protagonista dell’incontro dibattito su “il disagio giovanile” che si è svolto ieri al cineteatro comunale del lungomare Andrea Doria.
L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Capo d’Orlando e dall’associazione AMMI, sezione Capo d’Orlando – Nebrodi.
In una sala affollatissima il noto neuropsichiatria, sociologo ed editorialista Paolo Crepet, considerato uno dei maggiori esperti delle dinamiche relazionali ed emozionali dei giovani, ha relazionato su “il disagio giovanile”, conquistando con le sue parole l’attenzione dei presenti per oltre due ore.
Ad aprire i lavori il sindaco Massimo Carrello e l’assessore Cono Russo che ha affermato “ritengo essere necessario dimostrare veramente una sensibilità verso esigenze, anche inespresse, del mondo adolescenziale e giovanile, per poter passare da singoli e sporadici interventi riparativi o assistenziali a progetti di carattere preventivo”.
Presenti numerosi studenti degli istituti cittadini che – come ha sottolineato il presidente dell’AMMI Rosa Contiguglia - hanno recepito il senso dell’iniziativa.
E’ toccato, poi, a Sergio Chimenz, giudice onorario del Tribunale dei Minori di Messina, intervenire su “Problematiche nel territorio” puntando l’attenzione sugli importanti messaggi che possono passare nel corso di tali incontri.
Chimenz ha analizzato, poi, i dati dei reati commessi a Messina e provincia nell’ultimo anno. “23 denunce per rapina, 5 per estorsione, una per omicidio, una per associazione mafiosa, 4 per violenza sessuale, 7 per droga, 153 denunce in stato di libertà, un dato che scremato è meno importante perché gran parte ha utilizzato la droga per uso personale. Il dato numerico più importante è, comunque, quello sui furti”. Ed ha concluso affermando che “nella crescita di un ragazzo sono importanti la famiglia e la scuola”
Paolo Crepet, in apertura del suo intervento ha portato ad esempio alcuni casi di cronaca riguardanti disagio giovanile. “I giovani di oggi – ha detto – hanno la libertà che non avevamo noi”. Ha contestato la famiglia “genitori amici dei figli, la più grande stupidata mai inventata”, ha speso parole per la scuola “ho pietà per la scuola che condona tutto” e poi ha analizzato il momento della crescita del bambino “ognuno di noi – ha detto – non si ricorda dei milioni di si che ha ottenuto da piccolo ma solo di quei quattro, cinque no che gli hanno dato, perché pur facendogli male in quel momento, gli hanno, invece, fatto del bene”.
Tre gli ingredienti che fanno grande una persona, che la mettono in condizione di saper educare per Crepet “autostima, autonomia e creatività ed una volta che si hanno tutte e tre la persona può dirsi libera”.
“Aboliamo la mediocrità – ha continuato Crepet – togliamo dalla scuola il 6 meno meno”.
Ed infine. “Lasciamo ai nostri figli la voglia di tentare e ricordiamoci della frase della Montessori: ogni bambino ha un talento”.

L’Ufficio Stampa

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