Orlandina, con Montegranaro la partita che vale una stagione. Domani al "PalaFantozzi" i paladini possono chiudere i conti.
La partita della vita, i 40' che valgono i sacrifici e le fatiche di una intera stagione, la madre di tutte le battaglie. Attesa febbrile nell'ambiente sportivo paladino per la quartultima giornata che domani sera ("PalaFantozzi" ore 18,15) vedrà l'Orlandina affrontare la Premiata Montegranaro in un match nel quale i biancazzurri si giocheranno la salvezza. Sarà un turno frastagliato, l'ennesimo infrasettimanale di un torneo che corre a perdifiato in questo finale (con la speciale giornata di Sky).
La sconfitta di Milano, per certi versi prevista, va subito messa di lato: quando una corazzata come l'Armani Jeans tira da due con l'87% si può obiettare che i paladini hanno difeso poco e male nel secondo tempo, ma è più probabile che la mente di staff tecnico e giocatori fosse rivolta al match-clou con i marchigiani. Lo stesso coach Perdichizzi ha fatto riposare più del solito Young perché sarebbe stato inutile aggiungere 4-5 punti in più allo scarto segnato dal tabellone e al tabellino personale del capitano.
A 160' dalla fine Capo d'Orlando, grazie al preziosissimo successo contro Treviso e all'exploit della Fortitudo domenica a Teramo che potrebbe inguaiare gli abruzzesi, mantiene le distanze con 24 punti insieme a Udine; dietro, a 22, arrivano alla grande Reggio Emilia (cinque successi in fila) e Avellino che agganciano Teramo. A 21 c'è – nientedimeno – la Treviso tricolore, che si trova al penultimo posto dopo le sconfitte di Capo d'Orlando e in casa con la capolista Siena (ma la Benetton attende uno "sconto" di 3 punti dall'Arbitrato).
E se domani sera, indipendentemente dall'esito di Reggio Emilia-Teramo, dovessero maturare le sconfitte di Udine a Napoli e Avellino a Cantù, l'Orlandina metterebbe in cassaforte una salvezza la cui quota si è alzata proprio per il rush finale di Bipop e Air. A quel punto, 26 punti potrebbero essere sufficienti; 28 sono la sicurezza totale, con l'Orlandina poi attesa dalla doppia trasferta di Udine e Varese per ricevere, all'ultima giornata, Reggio Emilia con la spinta del "PalaFantozzi" definito unico, giovedì sera, dal presidente trevigiano Buzzavo.
Ma, prima di ciò, bisognerà vincere contro Montegranaro nella quarta sfida a Capo d'Orlando. Nei cinque precedenti, tre vittorie dei biancazzurri (1998/99 in B2, 2001/02 nella stagione regolare e 2004/05 in Legadue) e due dei marchigiani (proprio il 25 aprile 2002 a conclusione della fase ad orologio di Legadue, con Montegranaro che retrocesse nonostante il successoe in B1 nel 2003/04, primo anno dell'era-Pillastrini conclusosi con la promozione).
Sarà certamente della sfida "Scooter" McFadgon, che esordirà; naturale conferma per Gioulekas (unico a salvarsi a Milano insieme a Wells e Tourè). Proprio per questo coach Perdichizzi avrà il dilemma dell'esclusione di un comunitario dei tre in organico. In questo momento potrebbe stare fuori Mokongo, perché non ci si può privare di un lungo in ripresa come Tourè con un Rush ultimamente sotto tono. Ma è meglio usare il condizionale.
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