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Orlandina, allarme "gambero". - martedì 17 aprile 2007 at 08:31
Solo 2 vittorie nel ritorno per i paladini. Giovedì c'è la Benetton, a giorni il visto per l'arrivo di Scooter McFadgon.


La "zona rossa" è vicina. Il passo del gambero dell'Orlandina nel girone di ritorno porta a questa considerazione quando mancano sei giornate alla fine del campionato.
La crisi biancazzurra è certificata dai numeri, che ancora una volta offrono il solito, insormontabile spartiacque: 7 sconfitte consecutive, 10 battute d'arresto maturate nelle ultime 12 giornate, ultimo posto in classifica (4 punti) se si prendono in considerazione queste prime 11 tornate dopo il giro di boa.
Conseguentemente, dal sogno dei playoff bisogna – adesso veramente – guardare in faccia la realtà e cominciare a fare calcoli senza più dire "bisogna vivere alla giornata". Considerando che Livorno è con un piede e mezzo nella fossa, l'altro posto che conduce alla retrocessione è in bilico tra Avellino (18 punti e una gara in meno, ma da recuperare sul parquet della Virtus Bologna il 5 maggio e con il quale Capo d'Orlando è avanti per la differenza canestri nell'1-1 nei confronti), Reggio Emilia (18 punti, reduce da tre vittorie di fila, che conduce 1-0 sull'Orlandina ma che dovrà venire al "PalaFantozzi" all'ultima giornata), quindi – relativamente – la Benetton Treviso (21 punti dopo la penalizzazione di 15 ma in grande recupero, prossima avversaria dell'Orlandina che conduce 1-0 sui tricolori dopo l'exploit dell'andata), e infine il terzetto a quota 22 formato dalla stessa Orlandina, da Udine (che ospiterà i paladini vittoriosi in casa all'andata) e Teramo (anche qui Orlandina avanti, ma conto chiuso sul 2-0).
È bene seguire sempre questa tabella nelle ultime sei giornate, perché la salvezza la scorsa stagione per i biancazzurri arrivò grazie agli scontri diretti favorevoli con Avellino.
Nessuno contro Siena chiedeva all'Orlandina attuale, senza un extracomunitario e partita con il volenteroso Fevola in quintetto, di compiere il miracolo davanti alla super capolista che ha persino riservato minuti di riposo (18) all'ex McIntyre: altra squadra, diverso gruppo, ambizioni opposte quelle della Mens Sana.
Quello che è venuto fuori, però, è anche il fatto che questa squadra sembra spremuta; che ha difficoltà ad attaccare la zona avversaria; che conta sui punti di Young e Wells e basta, con un Tourè svagato e lontano parete di quello – mostruoso – ammirato sino a febbraio, con Mokongo al quale è stato fatto firmare un troppo affrettato contratto triennale scommettendo su un play che non è carne è né pesce, e con le deficienze tattiche dei centri che, malgrado l'operato del pur positivo Francis, troppo spesso hanno fatto saltare in solitario Baxter per le sue schiacciatone (quattro non sono bruscolini in serie A).
Il momento è veramente delicato e i fischi provenienti da un settore dei tifosi alla fine – e la replica di coach Perdichizzi in sala stampa – non hanno fatto altro che aumentare la tensione nell'ambiente paladino.
Il tempo, però, stringe e non c'è neanche un momento per rifiatare. Adesso si gioca al ritmo di una gara ogni tre giorni e giovedì sera i campioni d'Italia della Benetton saranno di scena al "PalaFantozzi" (ore 20,30) per riscattare la sconfitta subìta all'andata, ma anche per continuare nella forsennata corsa che, dopo la ripartenza dal quartultimo posto, potrebbe proiettarli alla riconquista dei playoff solo grazie ad un imperioso finale di regular season e a qualche "sconticino" in sede di arbitrato dopo il nulla di fatto di ieri alla Camera di Conciliazione del Coni.
Intanto oggi dovrebbe arrivare il visto necessario affinché l'Orlandina possa annunciare l'acquisto dell'ala Scooter McFadgon, in uscita da Bakersfield (Nbdl) con 43 e 41 punti segnati negli ultimi due match, preso – anche se non ancora ufficializzato – al posto di Freeman (ma davvero tutte le colpe erano dell'ala statunitense tagliata?).

Gazzetta del Sud

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