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L'Orlandina si affida al proverbio... - venerdì 6 aprile 2007 at 08:24
Per sostituire Freeman, la società punta sulla guardia-ala Laron Profit.

Tra campionato e mercato. L'Orlandina è impegnata su questi due fronti nel finale di stagione e, in attesa che domani sera si giochi il consueto anticipo di campionato pasquale ("Pala Barbuto", ore 20,30, arbitri Sabetta, Chiari, Tullio) contro la Eldo Napoli per la decima giornata di ritorno, la società del presidente Enzo Sindoni sta scandagliando mezzo mondo alla ricerca dell'ala tiratrice che serve per sostituire Freeman fresco di taglio.
Scartato il nome di Maurice Carter (l'ex-guardia di Roma è inattivo da circa un anno), è salito nelle quotazioni nelle ultime ore Laron Profit, 30 anni a maggio, americano di 196 centimetri, definito una guardia-ala, proprio quel duplice ruolo che rientra nei desideri di coach Perdichizzi.
Uscito dall'università di Maryland, Profit ha una sufficiente esperienza Nba alle spalle. Dal 1999 al 2001 con Washington Wizards (rispettivamente 1,5 e 4,3 punti) dove poi tornò nel 2004-'05 (3,2 punti) e la stagione scorsa con i Los Angeles Lakers del grande Kobe Bryant (4,2 punti).
In mezzo Profit ha avuto diverse esperienze, in Cina con Guandong ma anche in Europa con Efes Pilsen Istanbul e, soprattutto, a Montegranaro per un paio di mesi in Legadue nel 2001-'02 tanto da essere avversario dell'Upea.
Nell'annata agonistica in corso Profit ha iniziato in Lettonia con il Ventspils (compagno dell'ex-centro di Capo d'Orlando Dusan Jelic) ma è andato via a dicembre e adesso è libero.
Potrebbe essere l'elemento giusto per aiutare l'Orlandina nel finale di torneo e ripresentarsi per la prossima stagione ai taccuini degli agenti internazionali.
In ogni caso pare che la società stia accelerando i tempi ed entro martedì la nuova ala piccola dell'Upea potrebbe essere a Capo d'Orlando.
Intanto la squadra è pronta per la difficile sfida di Napoli dove la tradizione dei paladini è eccellente. Due partite in terra campana, due vittorie: in Legadue nel 2001-'02 e alla quart'ultima di ritorno dello scorso torneo di A (101-107) e senza l'infortunato Keith Carter che servì a blindare la salvezza.
Herve Tourè, dopo il lavoro differenziato svolto con il preparatore atletico, prof. Pippo Ferrarotto, quasi sicuramente farà parte della sfida anche perché tante alternative Perdichizzi non le ha.
Anzi, non è escluso che l'ala francese parta in quintetto insieme a Mokongo, Young, Wells e Francis per andare ad occupare quel ruolo di "3" rimasto scoperto con la partenza di Freeman e per il quale certamente non si potrà pretendere molto da Danilo Fevola, unico ex della sfida (che a fine stagione rientrerà a Napoli per fine prestito).
Senza un leader del calibro del Greer della scorsa stagione, Napoli sta avendo un cammino tortuoso in questa annata tra alti e bassi.
Attualmente è settima con 28 punti ma è reduce da due vittorie di fila dopo averne perso quattro ed ha pur sempre un organico di qualità. Coach Piero Bucchi sta giocando senza uno "starting five" definito pagando le pecche emerse in regia (taglio di Brown, Ellis è più una guardia, gioca Spinelli di più) e sotto le plance con Sesay che è lontano parente dello strepitoso giocatore ammirato un anno fa e Cittadini che è stato persino dato via.
Ci sono però Morandais (13,2 punti) e l'utilissimo e puntuale italiano di passaporto Mason Rocca (11,3 punti+6,4 rimbalzi) quali elementi cardine con l'ultimo innesto O'Bannon, in uscita da Udine ed un paio di buoni rincalzi (Marmarinos, Malaventura, Flamini).
La speranza per l'Orlandina, per non cadere per la sesta volta di fila, è quella del proverbio "non c'è due senza tre". Ma non è escluso che possa venir fuori una prestaziopne alla grande.

Gazzetta del Sud

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