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Orlandina, Young e Freeman da ritrovare - mercoledì 21 marzo 2007 at 08:28
Mentre è attesa oggi la sentenza della giudicante sulla benetton. Il capitano soffre la fatica e i raddoppi, l'ala si "accontenta" di un ruolo da comprimario.

Tutta l'attenzione delle squadre del campionato di serie A è rivolta alla sentenza della Commissione giudicante che oggi dovrà decidere quale pena infliggere in primo grado, alla Benetton Treviso coinvolta nel "caso" tesseramenti. Come noto, l'accusa ha chiesto la penalizzazione di 18 punti e la revoca della Coppa Italia che i tricolori hanno vinto l'11 febbraio scorso a Casalecchio contro la Virtus Bologna. Una eventuale penalizzazione rischierebbe di rivoluzionare un po' tutti i settori della classifica, e anche l'Orlandina guarda con attenzione alla sentenza.
In questo momento Treviso occupa la quarta posizione insieme alla Lottomatica Roma con 28 punti, mentre l'Orlandina si trova all'undicesimo posto a quota 22; facile che i biancazzurri si ritrovino la Benetton (con cui hanno vinto lo scontro diretto al "PalaVerde" all'andata) alle spalle, tornare in quella decima posizione appena persa dopo la sconfitta interna contro Cantù. Come dire che si farebbe un piccolo passo in avanti nella rincorsa ai playoff. Le voci di corridoio e le previsioni degli addetti ai lavori sono comunque per una pena pesante a carico dei biancoverdi del presidente Buzzavo che, in ogni caso, potranno presentare ricorso.
Pensando anche alla sentenza è ripresa ieri mattina la preparazione della squadra, chiamata ad affrontare domenica a Scafati la prima sfida di un autentico tour de force. Contro i campani Capo d'Orlando non ha mai vinto al "PalaMangano" ad eccezione di una lontana gara del campionato di serie C2 conclusosi con la promozione. Era, per la cronaca, la stagione 1983/84. Tra l'altro la Legea, matricola dai buoni risultati ma anche dal roster rivoluzionato rispetto all'estate, sembra essere nel suo momento migliore, soprattutto in casa e da quando il vulcanico presidente Nello Longobardi ha affidato il timone della panchina a Teo Alibegovic nel ricambio slavo con Aza Petrovic. In questo contesto e con un clima sportivo caldissimo, l'Orlandina andrà a giocarsi le proprie carte senza l'ansia del risultato, visto il tranquillizzante vantaggio accumulato sulle compagini che lottano per evitare il penultimo posto che conduce in Legadue insieme all'ultimo, ormai legato – a meno di miracoli – al nome di Livorno.
Sono giorni difficili anche per recuperare qualche elemento apparso giù di corda contro Cantù, oltre che stanco fisicamente. È il caso di Alvin Young, che sta tirando la "carretta" dall'inizio della stagione e appare in una leggera fase involutiva, mettendo in mostra le risapute qualità a sprazzi oltre a subire i raddoppi delle difese avversarie che, rispetto al girone di andata, hanno conosciuto meglio il capocannoniere del campionato.
Preoccupa invece la condizione, più mentale che fisica, di Reggie Freeman: l'ala americana ormai parte stabilmente dalla panchina e, a parte il secondo tempo di Livorno, non riesce a incidere come prima e per come le sue caratteristiche e l'innato talento richiedono. Svuotato e svagato in difesa, l'ex Zalgiris Kaunas non è per ora un fattore decisivo anche in attacco e contro Cantù sono mancati i suoi punti. E avere al meglio due giocatori del calibro di Young e Freeman nell'ultima parte del torneo è indispensabile per tutta l'Orlandina per poter puntare al sogno dei playoff.


Gazzetta del Sud

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