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BASKET: Mokongo ancora in dubbio - giovedì 8 marzo 2007 at 08:39
L'Orlandina per Livorno aspetta il recupero di Mokongo Il play francese, guarito dall'infortunio, è ancora in dubbio. Freeman: non siamo sazi.

È solo il recupero completo di Mokongo, clinicamente guarito ma ancora incerto nei movimenti per timore di qualche ricaduta, a preoccupare coach Perdichizzi nei giorni di preparazione in vista della trasferta di domenica che vedrà l'Orlandina impegnata a Livorno. Comunque, la convocazione del play francese per il "PalaAlgida" è certa anche se dovrebbe essere sempre Leo Busca a partire titolare.
Livorno affronta Capo d'Orlando con l'acqua alla gola e ben sapendo che saranno i 40' fondamentali di tutta la sua stagione. I labronici, penalizzati prima di 4 e poi di 2 punti per non avere prodotto alla Lega tutti i bilanci, hanno 6 punti e molte partite le hanno perse per sfortuna e il distacco dal penultimo e terzultimo posto, occupati da Reggio Emilia e Avellino, è di sei lunghezze. Pertanto, dopo avere perso il primo dei due match casalinghi a disposizione contro la Fortitudo Bologna, gli amaranto sanno che contro l'Orlandina non potranno assolutamente sbagliare.
Coach Dell'Agnello non ha ancora vinto una partita da quando ha rilevato il timone di Franco Ciani ma, malgrado la situazione ponga Livorno con più di mezzo piede in Legadue, il roster dei toscani è di buon livello e con tre Usa di qualità come il play Rowe, l'ala McPherson e il centro Hunter, giocatori che tranquillamente sarebbero titolari in qualsiasi squadra di Lega A.
«Per noi – dice Reggie Freeman – si tratta di una partita da vincere come le altre e non possiamo fare sconti. Non è vero che siamo appagati e che non abbiamo più stimoli in questa stagione visto che, ormai, l'obiettivo della salvezza è stato quasi conquistato. Questo è un traguardo della società, ma non del nostro gruppo che vuole ancora regalare tante soddisfazioni al presidente Sindoni e ai nostri tifosi. Io ai playoff ci credo, li voglio giocare e faremo di tutto, visto come siamo, per conquistarli».
Venti partite giocate per l'ala piccola americana che ha prodotto, sin qui, 245 punti (media 12.3), il 54.8% da due, il 36.2% da tre, il 75% dalla lunetta, 4.2 rimbalzi, 1.6 palle perse e 1.3 recuperate, 1.3 assist, 10.8 di valutazione.
Per l'ex dello Zalgiris Kaunas spende due parole lo stesso tecnico: «Freeman – dice Perdichizzi – è uno dei migliori talenti che siano mai venuti a Capo d'Orlando. Per molti non sarà così, ma vi assicuro che è un grande campione. Proprio la tripla dall'angolo insaccata contro Teramo lo dimostra. In un momento cruciale del match, Reggie ha fatto saltare il suo avversario dopo una finta e, con la mano ferma, ha messo dentro. E questa è la dote dei grandi campioni».
Oggi doppia seduta di allenamento; da valutare anche le condizioni del play italo-argentino Fabi, anch'egli assente domenica per dolori alla schiena che, chissà perché, ultimamente stanno tartassando diversi giocatori biancazzurri.

Gazzetta del Sud

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