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Orlandina, sorrisi nonostante il "ko" - martedì 2 gennaio 2007 at 08:49
Sabato al Pala Fantozzi quasi 4000 spettatori Orlandina, sorrisi nonostante il "ko" grazie al record di pubblico. Il "PalaFantozzi" gremito di 3.890 tifosi per il match con l'Armani Jeans Milano.

Dopo la "sbornia" di fine anno, è ripresa la preparazione dell'Orlandina che ha avviato il suo 2007 lasciandosi alle spalle un 2006 positivo e con due obiettivi da raggiungere: le Final Eight di Coppa Italia a breve, a più lungo termine la salvezza, possibilmente da acciuffare anticipatamente vista la situazione di classifica (quinto posto in coabitazione a quota 14 punti).
Dopo la seconda sconfitta stagionale subita al "Pala Fantozzi" contro Milano e che ha fatto registrare il record di presenze (3.890 spettatori) e d'incasso (circa 52.000 euro), la truppa di coach Perdichizzi si appresta ad affrontare il rush finale del girone di andata con un calendario certamente più abbordabile rispetto a quello, difficile ma non impossibile visti i risultati (due vittorie su quattro con Napoli, Siena, Treviso e Milano), appena passato. Prima tappa sarà domenica la trasferta, sul neutro di Porto San Giorgio, contro la Premiata Montegranaro, bella matricola che sta facendo benissimo al suo primo anno in serie A. Quindi seguiranno due gare casalinghe di fila con Snaidero Udine e Whirpool Varese; conclusione e decisione della griglia per le Final Eight sul parquet della Bipop Reggio Emilia. E se proprio si vuole guardare avanti, fondamentale risulterà anche la prima giornata di ritorno quando l'Orlandina affronterà in casa l'Air Avellino, già sonoramente sconfitto in terra irpina e con la possibilità, come avvenuto la scorsa stagione, di infilare un 2-0 negli scontri diretti che potrebbe risultare determinante in ottica salvezza.
«Siamo un po' rammaricati, ma Milano non ha rubato nulla – ripassa l'ultima gara del 2006 il capitano Alvin Young – anche se noi abbiamo avuto la palla della vittoria, con la tripla di Mokongo alla fine respinta dal ferro. L'Armani Jeans ha difeso fortissimo sfruttando la superiorità a rimbalzo con Blair e Watson, ma noi abbiamo dimostrato la forza del gruppo recuperando e rimettendo in piedi una partita che sembrava già andata».
Sulla via del recupero Reggie Freeman, la cui prestazione negativa è da giustificare: l'ala americana era imbottita di antibiotici dopo che, sino a 24 ore prima, aveva accusato problemi allo stomaco.
Intanto Mario Gigena, l'argentino con passaporto italiano protagonista poco meno di un mese fa del successo contro Treviso e tenuto in panchina per tutta la gara da coach Djordjevic insieme all'ex romano Tusek, si sfoga: «Stavo benissimo e mi sentivo in forma – dice polemicamente Gigena – alla fine sono contento perché abbiamo vinto su un campo difficile, ma devo valutare alcune cose per il mio futuro. Il mio contratto scade alla fine di questa stagione e, senza delle garanzie sufficienti, potrei decidere di cambiare aria». Nella notte del 30 dicembre, trascorsa in un locale pubblico di Capo d'Orlando insieme a Bulleri, Calabria, Blair, Green e Gallinari, Gigena aggiunge anche: «L'Orlandina ha un pubblico meraviglioso, caldo: si gioca in un bell'ambiente, chissà che nel futuro non possa venire a giocare qui». Chi di competenza cominci ad annotare.

Gazzetta del Sud

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