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Occhio alle truffe - venerdì 13 ottobre 2006 at 08:44
Vittime nell'intero comprensorio Nel mirino soprattutto gli anziani.

È caccia aperta ai fantomatici postini e agenti d'avviamento al lavoro che hanno già mietuto parecchie vittime tra anziani e giovani in cerca di prima occupazione. Sembra che si tratti delle banda segnalata nel vasto comprensorio dei Nebrodi, da Naso a Brolo, da Gioiosa Marea a Rocca di Caprileone. Gli ultimi due casi denunciati in ordine di tempo a Brolo e Capo d'Orlando. A Brolo hanno agito i truffatori specializzati in problematiche della prima occupazione tant'e che una famiglia, pur di dare un posto di lavoro ai due figli disoccupati, è caduta nella trappola. Infatti ha versato la somma di millecinquecento euro per le spese di avviamento pratica senza batter ciglio. Il sogno del papà e della mamma dei due giovani era di potere quanto prima ricevere la telefonata dall'azienda indicata nel contratto regolarmente firmato al momento del versamento della somma, e quindi la chiamata al lavoro. Insospettiti dal lungo silenzio, il capo famiglia ha telefonato e ha scoperto che il numero indicato nel contratto era inesistente così come la stessa azienda «leader nazionale nel settore terziario» che avrebbe dovuto assumere i ragazzi. Immediata la denuncia ma i millecinquecento euro si erano già volatilizzati. Dalla descrizione delle vittime sembra che l'uomo abbia circa quarant'anni e che l'auto con cui viaggia sia una Fiat Panda di colore scuro.
Stesso "format" anche in altri comuni viciniori dove le vittime sono state contattate tramite telefonate da un fantomatico call center e poi, ad appuntamento fissato, l'immancabile visita a casa.
A Capo d'Orlando invece è andata buca al giovane che aveva preso di mira un'anziana pensionata all'uscita dalla chiesa Cristo Re. Con la scusa di dover consegnare un pacco contrassegno al figlio della donna, il giovane, dall'apparente età di 35 anni, ben vestito e alla guida di un'auto di grossa cilindrata, è riuscito a fare salire l'anziana in auto e ad accompagnarla a casa per prelevare il denaro. Qui però la presenza di una pattuglia dei carabinieri in servizio di controllo ha graziato la pensionata che, dopo essere scesa dall'auto, non lo ha più visto. Si era volatilizzato in un battibaleno. Dopo che la notizie delle truffe è diventata di dominio pubblico, molti pensionati hanno riferito che nei giorni scorsi sono stati avvicinati da uomini che dopo aver chiesto loro informazioni sulla toponomastica cittadina, s'informavano sul loro stato di salute e sulla loro vita privata. Non è la prima volta che la zona dei Nebrodi viene presa di mira dai truffatori ed in particolare da quelli che prediligono gli anziani. In particolare costoro si fingono impiegati od ispettori di enti previdenziali, come l'Inps o l'Inpdap, o addirittura tecnici dell'Enel o della Telecom per poter accedere nelle abitazioni e carpire la loro buona fede.
Le forze dell'ordine indagano sulle truffe e sembra che i frutti delle indagini non dovrebbero tardare ad arrivare anche perché si baserebbero su parecchie testimonianze.

Gazzetta del Sud

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