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Gazzetta del Sud - mercoledì 26 aprile 2006 at 08:45
Le misure sono decadute con la mancata approvazione del Prg Niente più salvaguardia. Si teme ora il ritorno dell'abusivismo sul territorio.

La Regione siciliana chiede numerose integrazioni al nuovo Prg trasmesso a Palermo dal Comune di Capo d'Orlando, interrompendo nel contempo i termini entro i quali avrebbe dovuto approvarlo, e in città si teme che il lavoro svolto in questi dieci anni venga vanificato con ripercussioni traumatiche sul territorio, già oggetto di un abusivismo sfrenato; anche perchè, essendo decorsi più di tre anni dall'adozione del piano, sono decadute le misure di salvaguardia senza che se ne possa chiedere la proroga.
Immediata la presa di posizione di Legambiente regionale: «I gravi ritardi accumulati prima nell'adozione del Piano prima, e poi nella fase delle osservazioni, rischiano di vanificare una corretta pianificazione del territorio e di favorire speculazioni legate alla sua trasformazione – afferma Salvatore Granata, segretario regionale degli ambientalisti –. A questo punto, per salvare il salvabile, occorre bruciare i tempi: il Comune deve integrare immediatamente gli elaborati richiesti e l'Assessorato deve farsi carico di un esame veloce per frenare il consumo del territorio obiettivamente favorito da una gestione inadeguata ed irresponsabile delle procedure di revisione del piano».
Nel merito, l'esame del nuovo strumento urbanistico di Capo d'Orlando da parte dell'organo di controllo non è quindi iniziato, e solo con il completamento dei documenti l'ufficio entrerà nei dettagli. È stato il Consiglio comunale del 15 gennaio 2003 ad adottare il Piano regolatore e poi, con le successive sedute di esame delle osservazioni dei cittadini, a dare lo sprint finale all'iter ora bloccato dalla richiesta di integrazione di documenti. Comunque a Capo d'Orlando si è convinti che sarà la nuova amministrazione comunale, che uscirà dalle elezioni di giugno, a chiudere il cerchio sia dal punto di vista amministrativo sia dal punto di vista tecnico, nel caso l'elaborato dovesse essere soggetto ad eventuali prescrizioni imposte dall'assessorato regionale Territorio ed ambiente.
I documenti richiesti sono: verbale stato di consistenza delle aree destinate ad attrezzature e servizi pubblici ; certificazione attestante che gli elaborati allegati all'atto deliberativo originale, depositato agli atti d'ufficio, riportino i visti e le firme di rito, non ultima quella del consigliere comunale anziano; tavola A1, ambiti regionale in scala 1:250.000 e non 1.500.000 come trasmesso; tavola A7, stato attuazione Prg, scala 1:5.000; planimetria scala non inferiore a 1:10.000 di tutto il territorio comunale con l'indicazione dello stato di fatto, ottenuta con aerofotogrammetria; planimetria scala non inferiore a 1:10.000 di tutto il territorio comunale di progetto.

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