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Gazzetta del Sud - mercoledì 22 marzo 2006 at 08:23
L'Upea non si esalta, Viola volta pagina Il presidente orlandino invita alla cautela, la società calabrese programma la rinascita. Sindoni: «Mai problemi col coach Perdichizzi»

La domenica speciale del presidente Enzo Sindoni. L'artefice del "miracolo-Orlandina" ricorderà il 19 marzo per tanto tempo. Di mattina buona partecipazione alla "Maratonina dello Stretto" a Messina corsa con l'amico Mario Iannello che rimane nella storia della società per aver vinto dieci campionati e realizzato 4.823 punti. A pranzo festeggiamenti in onore di San Giuseppe il cui nome è portato dal padre e dal figlio (promettente cestista), di sera la vittoria con Avellino.
«Tanti impegni ma grande soddisfazione- dice Sindoni- per la nostra squadra che ha vinto con merito al termine di una grande partita ben giocata anche dagli avversari. Quando ho creduto di vincere? Sin dalla palla a due ma sono onesto, non appena Perry ha catturato l'ultimo rimbalzo e su di lui è stato commesso fallo antisportivo. Avellino ha confermato le sue qualità, reduce com'era dalla vittoria di Milano ed ha tutte le carte in regola per salvarsi».
- Lei guarda la classifica?
«Sì e dico subito che abbiamo fatto un passo avanti e basta. Era importante vincere, mettersi Avellino a 4 punti e con il vantaggio di 2-0 negli scontri diretti ma ho sempre detto prima, e lo confermo adesso, che siamo sulla strada giusta ma che il percorso è ancora molto lungo. Mancano dieci partite ed anche il nostro calendario non è certamente facile».
- Tre vittorie nelle ultime cinque giornate testimoniano che il gruppo adesso è compatto.
«E sono contento per questo. Le cose sono cambiate quando abbiamo messo fuori rosa Jelic che continuo a reputare un ottimo giocatore ma le cui qualità caratteriali, evidentemente, mal si conciliavano con il resto della squadra. E adesso vedo una Upea diversa e con l'atteggiamento giusto sul parquet».
- Può confermare o meno che ci sono stati attriti in passato tra coach Perdichizzi e il ds Pastori sull'arrivo o meno di alcuni giocatori?
«Assolutamente no. La conferma arriva dal fatto che il nostro allenatore, al quale attribuisco i grandi meriti di quello che stiamo facendo dal suo arrivo, ha un contratto sino alla prossima stagione che intendo pienamente confermare. Ma anche a Pastori ho chiesto di allungare la sua permanenza con noi».
- È vero che sta già pensando alla prossima serie A?
«Innanzitutto dobbiamo prima salvarci matematicamente. Dopo il 14 maggio se saremo in serie A faremo i conti e li renderemo pubblici. Il tutto per fare capire chi ha dato e chi ha voglia di far parte del nostro progetto. Potremo anche prendere in considerazione eventuali offerte da parte di imprenditori che potrebbero fare anche meglio di noi. Ma mi conosco e ricordo a tutti che una volta, da sindaco, un consigliere comunale mi disse se ero incompatibile tra la mia carica istituzionale e quella di presidente. Risposi che, se fosse stato così, mi sarei dimesso da sindaco perchè l'Orlandina Basket è la mia seconda pelle».
- È vero che Pesaro e Firenze, attualmente in B1, le hanno chiesto informazioni sul vostro titolo?
«Una delle due sicuramente. L'altra ha inviato un emissario. Non aggiungo altro perchè la piazza sa cosa penso di queste cose. Certamente sarà importante vedere quali saranno le nuove regole per i tesseramenti con, forse, sei italiani e non cinque a referto. Ma su questo punto stiamo già lavorando».

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