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Gazzetta del Sud - martedì 3 gennaio 2006 at 08:41
Capo d'Orlando, nella bufera anche la San Giorgio (per l'Ici)

Il fronte della contestazione alle società di gestione dei rifiuti solidi urbani e dell'accertamento e riscossione dei tributi comunali si allarga a dismisura, dopo l'emissione di centinaia di bollette definite dai meno arrabbiati “fantasiose” per la richiesta di tributi già pagati, relativamente alla San Giorgio Spa, o per la mancanza di fatture che indichino il tariffario applicato per quanto riguarda l'Ato Me 1. Rifondazione comunista scende in campo al fianco dei cittadini che già hanno costituto un comitato spontaneo per rivolgersi al giudice di pace di Naso. Il segretario di Rifondazione comunista, Carlo Sapone, in un comunicato stampa «esprime sconcerto ed indignazione per i “regali natalizi” sottoforma di esose e spesso sbagliate bollette Ici recapitate in questi giorni a numerosi cittadini da parte della ditta San Giorgio Spa, società che si occupa della riscossione dei tributi». Il segretario di Rifondazione aggiunge che «a questo punto occorre mettere in risalto come sia da giudicare negativamente la proroga concessa alla suddetta ditta con delibera 03/12/2006 da parte della giunta Carrello, poiché è complessivamente lesiva degli interessi economici del Comune, dei lavoratori precari e di ruolo che svolgono gli stessi servizi della ditta San Giorgio e soprattutto dei numerosi cittadini orlandini che subiscono un danno non solo economico ma anche dei notevoli disagi». In conclusione, «Rifondazione comunista auspica che si ponga fine una volta per tutte a degli indirizzi politici, in voga in questi anni nelle amministrazioni comunali, tendenti alla privatizzazione di servizi di interesse collettivo, non facendo valorizzare appieno le risorse interne dando il giusto ruolo al servizio pubblico». Ieri Rosolino Greco, il neo commissario regionale appena insediatosi a palazzo Europa per sostituire l'ex sindaco sfiduciato, ha trovato sul suo tavolo anche una lettera aperta di un cittadino paladino, il geometra Giovanni Di Bella, che contestando l'emissione di bollette già pagate per gli anni 2000 e 2001 gli poneva la problematica se investire o meno la Magistratura, e quella del locale circolo della Margherita che gli chiede di affrontare con priorità le emergenze “San Giorgio” e “Ato Me 1”. Giovanni Di Bella, oltre a contestare la richiesta di tasse già pagate, ipotizza anche errori di calcolo da parte del concessionario nell'applicazione della detrazione per la prima casa. La vicenda delle tasse già pagate e nuovamente richieste sta assumendo anche altri toni, poiché in difesa degli utenti stanno per scendere alcune associazioni di consumatori che avrebbero già intenzione di chiedere alla concessionaria, prima in via bonaria e poi tramite il giudice di pace, persino un indennizzo per i disagi e la perdita di tempo cui sono andati incontro quei cittadini che hanno dovuto sobbarcarsi lunghissime file agli sportelli della San Giorgio per dimostrare, ricevute alla mano, quanto avevano già pagato cinque anni prima.

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