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Gazzetta del Sud - giovedì 29 dicembre 2005 at 08:39
L'Upea mette paura ai campioni d'Italia La matricola Orlandina per trenta minuti gioca alla pari sul parquet della grande Climamio Bologna


Non sono tante le squadre, considerate di terza fascia, a poter vantare di essere state in vantaggio per quasi tre quarti di gara sul campo della squadra capolista e campione d'Italia. La mezza impresa è riuscita a Capo d'Orlando. Anzi bisogna sottolineare che la matricola biancazzurra non si è abbattuta neanche quando è stata superata a tre minuti dalla fine del terzo tempo e ha continuato a lottare riuscendo a contenere il distacco in termini onorevoli contro una formazione che non ha concesso niente ed era più che mai intenzionata a rimanere in vetta alla classifica in compagnia della Benetton. Non si poteva chiedere di più all'Upea, priva del centro Jelic (infortunato). La Fortitudo è formazione stratosferica (anche se ieri è apparsa abbastanza “umana”), composta da 10 giocatori intercambiabili, tutti di livello altissimo; ovvio che nel momento che conta, Repesa riesca sempre a pescare il tassello giusto capace di mettere l'incontro su binari favorevoli. L'Upea contro una schiacciasassi ha giocato con grande determinazione e volontà, meritando gli applausi del pubblico bolognese. Addirittura nella prima frazione l'Orlandina è andata in vantaggio anche di 11 punti (9-20 al 6') riuscendo nello slancio a rimanere a lungo avanti nel punteggio. Complessivamente è stata comunque una brutta Climamio quella che ha vinto dopo essere stata sotto per quasi 30 minuti. Bologna è andata avanti la prima volta sul 45-44 al 26', poi ha guidato, ma senza mai dominare un avversario molto concentrato. I tricolori hanno prevalso a rimbalzo (51-27), ma con 20 palle perse, un misero 38% ai liberi e le polveri bagnate da tre punti. Alla fine hanno vinto soprattutto con i lunghi: 24 punti di Lorbek (15) e Bagaric (9) nel secondo tempo, servono a spiegare una vittoria preziosa a cui ha dato un bel contributo anche Rodolfo Rombaldoni (ex pupillo del coach orlandino Perdichizzi) con una bomba (sul 59-55), che ha consentito ai biancoblù di mantenere un distacco esiguo (l'Upea era ancora a -6 a 3'51'' dalla sirena), poi dilatato alla doppia cifra solo negli ultimi 2'. L'Upea non ha niente da rimproverarsi, ma ha pagato la panchina corta. Ha mostrato comunque un ottimo Carter (10/18 e 4 recuperi) e un buon Praskevicius (6/14). La Climamio nella ripresa è pienamente tornata in partita con una difesa più aggressiva e servendo i lunghi. Per Capo d'Orlando adesso neppure il tempo di tornare in Sicilia, che l'attenzione dovrà essere rivolta al match interno di domani contro la rivelazione Carpisa Napoli.

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