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Gazzetta del Sud - lunedì 19 dicembre 2005 at 09:31
EMERGENZA MALTEMPO È Capo d'Orlando il centro più “bersagliato” ma l'intero litorale tirrenico sta subendo pesantemente l'assalto delle onde
Danni ingenti e... prevedibili. Impraticabile il lungomare Andrea Doria.


Il maltempo non da tregua e la viabilità interna è ormai in tilt col lungomare intransitabile: decine di metri di marciapiedi risucchiati e la carreggiata sempre più a rischio. Ai danni strutturali c'è da aggiungere anche l'allarme inquinamento scattato dopo la rottura della condotta fognaria che porta i liquami al depuratore cittadino di Tavola Grande e che ora defluiscono a mare. Una decina di abitazioni sono isolate dalla rete stradale, tutto questo mentre anche la circolazione lungo la Statale 113 verso levante è interrotta da una frana che impedisce qualsiasi collegamento con lo svincolo autostradale di Brolo-Capo d'Orlando Est. A farne le spese sono soprattutto gli studenti ed i lavoratori pendolari costretti a disertare uffici o scuole oppure a compiere tragitti lunghissimi bypassando la zona della frana (Testa di Monaco) utilizzando l'autostrada o percorrendo le stradelle di montagna. Secondo i vertici dell'Anas, i cui operai da ore stanno bonificando il costone dai massi in bilico, entro oggi od al massimo domani l'arteria dovrebbe essere riaperta al traffico. Tornando alla mareggiata che da quasi quarantotto ore flagella la costa paladina, i danni maggiori si sono registrati proprio nel centro storico, lì dove l'erosione sinora era stata tenuta lontano. La notte scorsa dagli abitanti e dagli operatori turistici e commerciali, le cui case ed attività si affacciano sul mare, è stata vissuta all'insegna dell'ansia. Infatti in tanti hanno temuto che le onde travolgessero immobili e strutture varie e così hanno chiesto aiuto a polizia, carabinieri, vigili urbani ed amici corsi poi in massa sul lungomare. Ma solo un abbassamento della forza del vento ha evitato l'irreparabile. Decine e decine di metri di marciapiedi del lungomare Andrea Doria, compresi decine di alberi, tra la via Dandolo e la via Roma, sono stati inghiottiti dal mare a causa dello scalzamento delle fondazioni del muraglione di contenimento della strada. Lo stesso muro, tra via Roma e via delle Pergole, è stato frantumato in alcuni tratti e si teme che da un momento all'altro venga inghiottito dalle onde. Per quasi trecento metri, dalla via 27 settembre alla via Saint Bon, il mare ha fatto sparire tutta la spiaggia ed ora sbatte sul muro di contenimento della strada, superandolo e invadendo la carreggiata con le onde più lunghe. Nella parte terminale di Tavola Grande il mare ha travolto quaranta metri di muro della strada di collegamento, tra la fine della via Trazzera Marina e la zona soggetta a ripascimento. Con la strada sono finiti in mare circa sessanta metri di tubatura della condotta fognaria e così ora i liquami si riversano direttamente a mare formando una chiazza enorme puzzolente che si sta spostando a levante e davanti all'abitato di Capo d'Orlando centro. Nella zona terminale di Tavola Grande dieci abitazioni, il depuratore comunale e l'aviopista di aerei ultraleggeri di un club privato sono isolate. Sulla provinciale per il lido di San Gregorio il mare ha riversato sulla carreggiata quintali di sabbia ponendo seri rischi alla circolazione. Palazzo Europa, che come si sa non ha più sindaco, per la sfiducia al sindaco di alcuni giorni fa, ha risposto all'allarme con i suoi funzionari e con il segretario generale nonché con alcuni assessori (sono ancora in carica sino all'arrivo del commissario) richiamando in servizio tutti gli operai dell'organico municipale. Purtroppo contro la furia del mare c'e poco da fare se non un intervento di ripascimento che ovviamente non può essere concretizzato con condizioni di tempo simili. Un intervento che da mesi tiene banco nel dibattito politico ma che sinora è rimasto solo lettera morta. Così si attende ancora il finanziamento promesso dall'assessorato regionale ai lavori pubblici e l'intervento della Provincia che proprio nella zona, oggi oggetto di crisi, doveva eseguire il completamento dei lavori eseguiti alcuni mesi fa dal Comune, trasferendo alcune somme dal cantiere attualmente in via di completamento nella zona ad est di Tavola Grande e che alla mareggiata attuale sembra aver retto bene. Ieri al “capezzale” del lungomare c'era anche l'ex sindaco Massimo Carrello che non ha mancato di puntare l'indice contro il consiglio comunale che l'ha sfiduciato e che a suo dire non ha pensato all'avvenire della città ovvero ai problemi sul tappeto ma solo alla politica fine a se stessa e senza possibilità di dialogo.

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