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Gazzetta del Sud - lunedì 19 dicembre 2005 at 09:28
L'Orlandina riconquista il PalaFantozzi. Splendida prova dei paladini che dopo due mesi tornano al successo interno contro Varese.


L'Upea esorcizza finalmente la maledizione del “PalaFantozzi” travolgendo, con una impeccabile prestazione, la vicecapolista Varese dell'applauditissimo ex Rolando Howell. Senza tema di smentita, s'è vista all'opera la più bella Orlandina della stagione per spirito pugnace ed intelligenza tattica. E se si mette in conto che alcuni giocatori, come le guardie Carter e Janicenoks, che fino a questo momento hanno tirato la carretta con le loro prodezze balistiche, si sono espressi al di sotto dei loro consueti standards, allora balza all'evidenza che quella di ieri sera è stata un'autentica vittoria di squadra, con il coach Giovanni Perdichizzi che ha diretto in modo impareggiabile i paladini replicando tempestivamente ad ogni mossa tattica del collega Ruben Magnano, alla costante ma vana ricerca di giochi d'attacco che potessero mettere in crisi i biancazzurri. Magnano alza il suo quintetto, e Perdichizzi risponde con Nnamaka ala piccola da affiancare a Praskevicius e Jelic (o Ramelli); tenta, come nel finale, uno schieramento di piccoli (col solo De Pol lungo di ruolo) per alzare il ritmo e fare pressione, pronta la risposta biancazzurra con un quintetto di guardie (Levin, Perry, Carter, Janicenoks) nel quale Nnamaka, impiegato fino a qualche minuto prima da ala piccola, va a presidiare da centro l'area colorata. Il trionfo con Varese ha la sua chiave di lettura anche nella grande giornata dei cambi: infatti, l'equilibrio viene rotto nel 2. quarto con l'impiego di Ramelli al posto di Jelic, che completa il reparto lunghi composto dall'esperto Praskevicius e dall'eccellente Nnamaka (subentrato a Janicenoks), mentre in regia il sorprendente Levin (entrato al posto di un discontinuo Perry, incaponitosi nelle soluzioni personali) fa giocare la squadra, mettendo anche 7 punti pesanti (con una tripla). In questa frazione l'Orlandina allunga prepotentemente, capitalizzando subito due triplone di Ramelli che punisce una “zona” ospite piuttosto allegra e la verve di Levin che a –2'20'' dall'intervallo lungo si infila nella sbracata difesa lombarda chiudendo la percussione con un comodo appoggio a canestro: 40-23 con un parzialone di 15-0! Varese non si raccapezza più: Magnano attinge alla panchina per tentare di cambiare l'inerzia della partita, e così butta nella mischia Bolzonella e Farabello, fa rientrare sul parquet l'offuscato Howell, tradito sicuramente dall'emozione, al cospetto del pubblico che lo ha osannato nella passata stagione (per lui appena 2 punti su schiacciata, 3 rimbalzi ed una palla recuperata, con zero di valutazione). Ma i conti continuano a non tornare: merito della grande difesa biancazzurra che con Praskevicius ha sempre raddoppiato sotto le plance rendendo la vita difficilissima ai lunghi di Varese Howell, Albano, Fernandez e De Pol che hanno raccattato complessivamente la miseria di 13 punti. Costretta, dunque, a giocare dal perimetro, la formazione lombarda ha confermato risaputi limiti: manca di tiratori da 3 (chiude con un disarmante 36%, con Garnett 3/9, Hafnar 1/4 e Collins 1/3) e così deve affidarsi ai tiri dalla media della coppia Collins-Garnett (40 punti in due) per sperare di restare in partita. Troppo poco per contendere la vittoria all'Orlandina di ieri sera che, dopo aver chiuso il 3. quarto avanti di 12 punti (63-51), ha tenuto sempre a distanza gli avversari, avvicinatisi a 5 lunghezze dopo 5'10'' dell'ultimo quarto (68-63), prima di crollare sotto i colpi assestati da un Perry travolgente nel finale. Insomma, vittoria limpidissima come recita lo scout sotto la voce valutazione: 108-58!

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