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La Sicilia - mercoledì 12 ottobre 2005 at 16:18
Ultimatum del Coni alla Rai «Poco sport in televisione - Pochi Italiani nelle squadre professionistiche. Basti pensare che una squadra (Capo d'Orlando), nella prima giornata di campionato non ha schierato nessun italiano 'vero'»


Roma. Irritati con la Rai, un po' preoccupati, ma senza esagerare per l'iter della finanziaria che rischia di dare qualche sforbiciata ai bilanci di Torino 2006. Sintetizza così, il presidente Gianni Petrucci, gli umori della Giunta del Coni che s'è riunita al Foro Italico.
A non andare giù al mondo delle federazioni è la programmazione della Rai che, nonostante non abbia più l'esclusiva sul campionato di calcio, trascura gli altri sport e ha addirittura tolto trasmissioni che li valorizzavano (L'altra domenica, ndr). E allora Petrucci lancia l'ultimatum: «Sarò un martello pneumatico fino a quando non mi si risponderà in merito. E se si continuerà ad ignorare le nostre richieste, allora noi ignoreremo loro quando ci richiederanno i nostri atleti».
Quanto alla finanziaria e ai possibili tagli per i Giochi invernali di Torino 2006, ormai alle porte, il presidente del Coni ha detto di ritenersi «fiducioso nell'aiuto del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, anche perchè si tratta di una vetrina mondiale e togliere fondi a 5 mesi dall'evento potrebbe nuocere allo sport così come all'immagine dell'Italia».
«La giunta - ha assicurato Petrucci - segue da vicino i lavori, perchè la buona riuscita di Torino 2006 e dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 serva come biglietto da visita per la futura organizzazione dei Giochi olimpici in Italia».
All'ordine del giorno della giunta c'era anche la questione relativa al tesseramento degli stranieri. L'Italia, ha spiegato Petrucci, ha normative che differiscono dalle regole previste dalle federazioni internazionali e per l'inizio del 2006 sono previste integrazioni e un avvicinamento in tal senso.
Peculiare e anomala la situazione del basket, riguardo alla quale «la Federazione ha piena autonomia su come organizzare i prossimi campionati - ha chiarito Petrucci -, e il Coni non interverrà su questo. Ma io e la giunta, che è con me all'unanimità, valuteremo la situazione dei visti, perchè il Coni ha il potere, il diritto e il dovere di legiferare sugli atleti extracomunitari».
Il presidente del Coni ha ricordato a tale proposito che «nel calcio il 70% dei giocatori sono italiani, mentre nel basket la realtà è completamente diversa, visto che l'anno scorso gli italiani erano solo il 25%, e quest'anno sono scesi al 24%. Basti pensare che una squadra (Capo d'Orlando), nella prima giornata di campionato non ha schierato nessun italiano 'vero', ossia non naturalizzato, nemmeno per un minuto».
Petrucci ha parlato anche degli interventi previsti negli impianti sportivi in previsione dei prossimi Campionati europei di calcio, spiegando che «sono d'accordo sul rinnovamento degli impianti calcistici, ma è necessario che gli interventi vadano a beneficiare anche le strutture delle altre discipline sportive».
Uno sguardo al futuro, il numero uno del Coni l'ha dato parlando di contributi alle varie federazioni e assicurando che «non verranno dati a pioggia, ma premiando quelle che hanno ottenuto i migliori risultati, che verranno segnalate dai controlli effettivi svolti dagli organi di vigilanza dell' Ente».
Un accenno anche alla Legge 91 sul professionismo, che il presidente del Coni chiederà al prossimo governo di modificare, «perchè così com'è va bene per il calcio ma non per gli altri sport», e al fatto che «anche se non si possono fare paragoni con il calcio, noto una piccola inversione di tendenza riguardo alla monocultura calcistica nel Paese. Basket, volley, ma anche nuoto e ginnastica stanno entrando nel Dna degli italiani, e questo vuol dire che l'effetto Olimpiadi non si è esaurito».
Sulla situazione dei Giochi della Gioventù e del possibile rilancio del ciclismo su pista è intervenuto il segretario generale Raffaele Pagnozzi: «Sui Giochi c'è la collaborazione con il mondo della scuola. Sotto il profilo amministrativo non ci sono difficoltà, mentre stiamo approfondendo il discorso per quanto concerne le risorse finanziarie».


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