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Dal Comune - mercoledì 21 settembre 2005 at 14:51
Comunicato Stampa n. 615 del 21 settembre 2005

Giornate europee del Patrimonio, Capo d’Orlando si mette in mostra

Il Comune di Capo d’Orlando aderisce alle “Giornate europee del Patrimonio 2005 - La Cultura del vivere”, promosse dal Ministero dei Beni culturali per il 24 e 25 settembre. Sabato e domenica sarà possibile visitare l’Antiquarium comunale, la Pinacoteca “Zono Zancanaro”, la Biblioteca, il Castello Bastione e, in collaborazione con la Soprintendenza di Messina, anche i resti della Villa romana di Bagnoli. Un’occasione in più per scoprire o anche per riscoprire lo straordinario valore del patrimonio culturale e artistico di Capo d’Orlando. L’Amministrazione comunale ha inoltre predisposto omaggi per tutti i visitatori, fra cui un catalogo sulla mostra “Vita e paesaggio di Capo d’Orlando”.
Un percorso culturale che inizia nelle sale dell’Antiquarium, dove sono custoditi i preziosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio orlandino, fra cui le rarissime testimonianze dell’antica Agatirno, chiamata così in onore di Agatirso, figlio del dio Eolo. Si tratta di corredi funerari, in particolare ceramiche in vernice nera e acroma, anfore fittili, monete greche e romane. Numerose le altre testimonianze che dimostrano l’esistenza di non indifferenti flussi commerciali. I reperti sono datati fra la preistoria e l’età bizantina.
Per rimanere nell’ambito dell’archeologia e della storia antichissima di questo territorio, i visitatori potranno ammirare l’eccezionale testimonianza dell’Età Imperiale romana, datata III-IV secolo dopo Cristo, venuta alla luce nel 1987 a San Gregorio. E’ la Villa Bagnoli, un complesso termale formato da diverse stanze arricchite da interessanti mosaici policromi. Mancano le murature in elevazione, ma ben si distinguono il calidarium absidato ed il frigidarium necessari per i bagni termali. Non mancano tracce di impianti idrici e di una fornace. Molto interessante la visita del sito che dimostra l’importanza avuta dall’allora città di Agatirno sotto l’aspetto geopolitico.
La Pinacoteca comunale, intitolata a Tono Zancanaro - autore fra l’altro dei famosi “Carusi di Capo d’Orlando”, ritratti dei ragazzi degli anni Cinquanta custoditi a Palazzo Europa - raccoglie le opere di oltre duecento artisti italiani e stranieri che, dal 1955, su iniziativa del maestro Giuseppe Migneco, sono stati a Capo d’Orlando per la mostra ispirata alla vita e al paesaggio della città paladina. Dal 1970 la mostra ha perso la sua originaria caratteristica di estemporanea per dare spazio ad opere di studio. Fra le opere esposte, oltre a quelle firmate da Migneco e Zancanaro, figurano quelle di Renato Guttuso, Pierangela Allegro, Laurent Dupont, Remo Remotti, Michele Canzoneri, Ugo Nespolo, Elio Romano, Muriel Olesen, Andrea Granchi, Fukushi Ito, Kyllingmark, Guido Sartorelli e tanti altri.
Adiacente alla Pinacoteca, c’è la biblioteca comunale con i suoi oltre 15.000 volumi, cd rom e materiale audiovisivo. Una sala, il “Centro Studi Petali”, è dedicata alla poetessa Pina Giuffrè e in essa si possono ammirare libri, attestati, quadri, coppe ed altri oggetti che la stessa autrice ha donato a Capo d’Orlando.
Il percorso si conclude al Castello Bastione. Una costruzione del XIV secolo realizzata probabilmente con finalità difensive delle piantagioni di “cannamele”. Si tratta di un castello merlato con simmetrie rovesciate.
Nei pressi c’erano un “trappeto” e diverse costruzioni fortificate. Incerto il casato a cui appartenne il Bastione, attribuito alla famiglia del Conte Bernardo Ioppolo, anche se qualche fonte lo accredita a Donna Caterina Branciforte, principessa di Butera. Vi sono custodite sculture artistiche, molte delle quali realizzate in marmo da artisti dell’Accademia di Carrara.

Ufficio Stampa

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