ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
sabato 31 marzo 2007 at 12:45

Il calendario di serie A non dà tregua all’Upea che già stasera alle 20.30 (diretta Sky Sport 2 e su Radio Italia anni ’60 anche via internet con lo streaming) sarà di scena a Biella nell’anticipo della nona di ritorno. Un test difficile, certo non l’ideale per tornare al successo dopo 4 ko, contro un avversario che conduce 2-1 nei confronti diretti e che punta a rifarsi della battuta d’arresto di Varese per continuare la corsa verso i play-off. La squadra paladina non ha avuto neanche il tempo di metabolizzare le mille emozioni di un giovedì sera comunque all’insegna della festa nonostante l’ingratitudine di Roma che a Wells ha regalato l’amarezza della sconfitta per il suo matrimonio da guinness, celebrato con rito civile davanti ai 3000 del PalaFantozzi. I capitolini, a loro agio nei finali punto a punto, soprattutto al supplementare visto che avevano già vinto a Scafati, con Livorno e su Siena, hanno salvato lo scalpo contro un’Upea al primo overtime stagionale, fatale come quello dello scorso anno contro i giallorossi. “Anche stavolta meritavamo qualcosa in più noi – spiega il presidente Enzo Sindoni – e non lo dico da tifoso. Però se loro hanno messo un canestro in più evidentemente sono stati più bravi e non hanno certo rubato nulla. Che dire, Roma non ha fatto la stupida, forse noi si, ma non sarebbe giusto affermarlo, anzi. Devo fare i complimenti alla squadra per la reazione dopo Scafati in termini di temperamento, carattere e di prestazione. Questo ci dà molta fiducia per il prosieguo e già a Biella abbiamo la possibilità di rifarci”. L’appuntamento con la prima vittoria contro Roma è rinviato al prossimo anno (Milano e Siena, le altre squadre mai battute dall’Upea, devono ancora essere affrontate nel ritorno, ndc) ma c’è mancato davvero poco e chissà come sarebbe finita se coach Perdichizzi, con 3 uomini fuori per 5 falli, Rush in campo con 4 e senza praticamente più cambi a disposizione, non avesse scelto di lasciar giocare Chatman per gli ultimi 24’’, con la prospettiva di un altro supplementare in piena emergenza se il playmaker sbagliava l’ultimo tiro.
Claudio Argiri

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