ORLANDINA Basket

La Nazione
lunedì 2 ottobre 2006 at 12:05

La Mps chiude imbattuta il precampionato. A una settimana dall'inizio del torneo i biancoverdi raccolgono l'ultima iniezione di fiducia battendo a Capo d'Orlando i locali di casa nella finale del "Memorial Meluccio Carone", quadrangolare che vedeva la partecipazione anche di Scafati (battuta sabato) e del Krka Novo Mesto. Un torneo da cui la Mens Sana esce con una capacità in più: «Sì, il senso del ritmo della partita», è il bilancio del coach Simone Pianigiani. «Con l'Upea sapevamo di non poter far correre i nostri avversari, scegliendo quando fare contropiede e quando rallentare il ritmo, visto anche che alla seconda partita in due giorni in alcuni momenti dovevamo anche tirare il fiato. Questo ci ha permesso anche di limitare gli alti e bassi, e per una squadra con due play nuovi e di bassa età media non è poco». Sull'onda del successo su Scafati in semifinale, i biancoverdi si sono imposti grazie all'intensità messa in campo sin dall'inizio, gestendo poi il vantaggio grazie a una buona distribuzione di gioco. «Abbiamo insistito sul fatto che per migliorare dobbiamo difendere con costanza ed esaltarci nel passarci la palla, cercando l'uomo libero e non avendo terminali facilmente identificabili. E' una ricerca che dovrà andare avanti anche durante il campionato, a cui aggiungere percentuali migliori di queste due partite e la capacità di essere più smaliziati e trovare altre soluzioni quando come con Scafati il tiro non entra». La costruzione della propria identità ne esce rafforzata. «La strada è tracciata e abbiamo proseguito con questo torneo nonostante gli acciacchi», conclude il coach, alludendo ai due mesi di inattività da cui è reduce Datome, al ritardo di condizione di un Eze in ripresa e alla brillantezza ancora lontana di Boisa.

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