FORZA UPEA TUTTO IL RESTO E' NULLA!!!

quote:

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VINCERE

FORZA UPEA TUTTO IL RESTO E' NULLA!!!

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Incidente stradale stamane a Capo d'Orlando sulla trafficatissima via Consolare Antica. Nello scontro tra due auto è rimasto coinvolto DUSAN JELIC (nella foto in azione fronteggiato da EZE durante Upea-Siena della 1a giornata di serie A), centro dell'Orlandina Basket. Danni solo alle auto e nessuna conseguenza fisica per i due conducenti. JELIC sarà regolarmente in campo questa sera...

Incidente stradale stamane, intorno alle 9, sulla trafficatissima via Consolare Antica quasi di fronte alla concessionaria auto della Peugeot a Capo d'Orlando. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei vigili urbani, intervenuti sul posto per i rilievi, si sono scontrate due auto. Una, in uscita da una villetta dove si trova il suo alloggio, vedeva alla guida DUSAN JELIC, centro di 211 centimetri dell'Upea Orlandina, nazionalità serba e passaporto greco. Sull'altra, una Fiat Panda, si trovava un uomo di Capo d'Orlando del quale non sono state rese note le generalità e che procedeva in direzione di marcia verso il centro della città. Lo scontro tra le due auto è stato piuttosto violento ma, fortunatamente, i danni sono da registrare solo sulle due auto. Nè JELIC e nè il conducente della Panda hanno accusato guai fisici. Oltre che ai vigili urbani, sul luogo del sinistro si sono subito recati il presidente dell'Upea ENZO SINDONI ed il responsabile dell'organizzazione e della logistica della società biancazzurra MASSIMO ARENA. JELIC stava recandosi al "Pala Fantozzi" per la seduta di rifinitura ordinata da coach GIOVANNI PERDICHIZZI in vista della partita di questa sera tra Upea e Cantù. Il giocatore serbo-greco sarà regolarmente presente in campo

----------CHI OSA VINCE----------

UPEA CAPO D’ORLANDO
04 Levin
05 Valenti
06 Bernard
07 Nnamaka
08 Janicenoks
09 Fabi
12 Kastmiler
13 Jelic
14 Carter
15 Perry
16 Ramelli
18 Traina
All. Perdichizzi

VERTICAL VISION CANTU’
04 Jurak
05 Johnson
07 Stewart
08 Jones
09 Barrett
11 Gay
12 Mazzarino
15 Michelori
18 Zorzolo
19 Squarcina
All. Sacripanti

PalaFantozzi, ore 20.30
Arbitri: Cerebuch, Pozzana, Di Modica.

quote:

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STASIRA C'AMU A MANCIARI U CORI!!!!

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STASIRA C'AMU A MANCIARI U CORI!!!!

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quoto in pieno

----------CHI OSA VINCE----------

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STASIRA C'AMU A MANCIARI U CORI!!!!

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quoto in pieno

----------CHI OSA VINCE----------

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ci sarai?

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STASIRA C'AMU A MANCIARI U CORI!!!!

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quoto in pieno

----------CHI OSA VINCE----------

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ci sarai?

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certo carico a sambuca e senza MAGLIETTA
tu?

----------CHI OSA VINCE----------

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----------CHI OSA VINCE----------

----------CHI OSA VINCE----------

----------CHI OSA VINCE----------

LA FIDUCIA CHE HO ACCUMULATO STASERA..CREDO CHE PIAN PIANO SI TRASFORMERA' IN RISULTATI..PERCHE' CONSIDERANDO CHE NELLE PRIME 4 GIORNATE ABBIAMO VINTO CON LIVORNO(2) E PERSO CON MONTEPASCHI(8!), VIRTUS BO(6!) E CANTU(6) CREDO CHE FIN QUI STA ANDANDO TUTTO PER IL MEGLIO!

CAPITOLO APPARTE PER L'ARBITRAGGIO CHE SINCERAMENTE NON VORREI COMMENTARE MA CHE GIUDICO CON UNA SOLA PAROLA:
RIDICOLI!

ADESSO SI VA A MILANO..PER SCRIVERE LA STORIA: E MAGARI QUALCUNO CHE CI GUARDA DA LASSU' RIUSCIRA' A GIOIRE QUANDO LA SQUADRA CON LA "MADONNINA SUL MONTE" SALTERA' DI GIOIA PER AVER SCONFITTO LA SQUADRA DELLA "BELLA MADUNNINA"!

FORZA ORLANDINA!

io ho visto un sacco di partite in vita mia. ma mai un arbitraggio così scandaloso. una cosa pazzesca. manco mucella.
un pubblico come quello di stasera (lato mare compreso) meritava la vittoria, anke in questo caso non avevo mai visto un pubblico così. manco contro ferrara, una cosa impressionante.

cmq ke delusione abbiamo giocato male ma meritavamo di vincere. gli arbitri hanno regalato almeno 15 punti a cantù.

c

f.o.
in Oluoma I trust

----------CHI OSA VINCE----------

PS:Vado a letto con la consapevolezza che porteremo alto il nostro nome anche nella dificilissima e quasi impossibile trasferta a Milano.

quote:

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Stewart 5 falli in 16 minuti, vu prumettu. kisses

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ONLY STEVE

c

f.o.
in Oluoma I trust

Capo d’Orlando – Capo d’Orlando - Cantù doveva essere una festa per lo sport, una partita tra due piccole città che vivono per il basket, e tutti attendevano questa partita per vedere sul parquet siciliano una delle squadre che ha fatto la storia del basket italiano. Ci hanno pensato i tre arbitri a rovinare tutto, con un arbitraggio che è addirittura riduttivo definire scandaloso, folle e inguardabile. Una direzione di gara mai vista su un campo di serie A, specialmente da quando gli arbitri sono tre, errori in entrambe le direzioni, è vero, ma mentre ai giocatori di Cantù, in attacco, venivano fischiati anche i sospiri, i padroni di casa sembrava che dovessero sanguinare prima di poter andare in lunetta. Un commento che potrà sembrare poco obiettivo a chi non era al PalaFantozzi, ma alcuni fischi hanno sorpreso persino i giocatori di Cantù che si sono visti letteralmente regalare una decina di tiri liberi.
I primi cinque minuti di Cantù sono da scuola del basket, la palla gira benissimo, i giocatori selezionano ottimamente i tiri e distribuiscono i punti con Johnson che chiude il primo quarto con il 100% al tiro. Dall’altra parte, mentre Perry ingaggia un’aspra battaglia con il ferro che durerà fino all’ultimo quarto, l’Upea, guidata da capitan Carter, tenta di rispondere con un contro parziale di 8-0 ma in attacco il ferro sputa troppi tiri, la squadra si muove troppo lentamente, e Traina sembra un fantasma in mezzo al campo. Cantù spreca qualche buona occasione con Stewart ma allunga fino al più nove della prima sirena, 21-12 per gli ospiti.
Il secondo quarto decide di iscriversi alla partita anche l’Orlandina che tenta in tutti i modi di rimontare arrivando anche a quota -4. Ma nonostante un buon 8/15 al tiro contro il 5/17 degli ospiti, Cantù incrementa ancora il suo vantaggio, subendo ben sette falli, con dieci tiri liberi, senza commetterne neanche uno! Il pubblico dapprima s’innervosisce, salvo esplodere letteralmente, rischiando un invasione di campo, quando Perry, in terzo tempo, al momento di concludere subisce un fallo che avrebbe fischiato anche un arbitro di wrestling, tutto regolare, tecnico a Perdichizzi e ospiti che si allontanano nuovamente. Alla sirena il tabellone dice 28-39 per la squadra lombarda.
Nella ripresa l’Upea torna sul parquet con tantissima grinta e voglia di rimontare, ma Cantù riesce a ribattere colpo su colpo trovando punti importanti da Jurak, Johnson e Stewart che pur sprecando qualcosa da sotto è una sentenza ai liberi (9 su 10 alla fine). L’Orlandina ci prova in tutti i modi, ma il cuore ed il solito monumentale Nnamaka, con un'altra serata da 15 rimbalzi, non sembrano sufficienti per raggiungere gli avversari che mantengono un buon vantaggio, 55-47 all’ultimo intervallo.
L’ultimo quarto sembra identico al precedente, con i padroni di casa che tentano la rimonta e Cantù che senza perdere la testa e con grande freddezza risponde colpo su colpo con triple pesanti di Mazzarino e Barret che non si erano praticamente visti per tutta la partita, sotto canestro poi, Stewart è una roccia. Ma negli ultimi 5 minuti sul 55-65 per gli ospiti, l’Orlandina, spinta da un pubblico da Final Four Ncaa, riesce a tornare in partita con 6 punti di Janicenoks e grazie ad un Carter strepitoso che però è costretto ad uscire a causa di un misterioso quinto fallo. Mancano una cinquantina di secondi quando sotto di due Perry, nella partita peggiore di questo suo inizio di stagione, mette una tripla da fermo, senza ritmo e completamente fuori dai giochi. Dall’altra parte Cantù spiega come si rimane tante stagioni ad alti livelli pescando Michelori a centro area che appoggia a tabellone, lucidità e freddezza, qualità che certo non mancano, nei finali di partita, a Marque Perry. Infatti il playmaker paladino si butta dentro pescando il fallo di Michelori che sta per alzare il braccio quando uno dei tre arbitri indica lo sfondamento a sette secondi dalla fine. Fallo sulla rimessa e ultimo tiro di Janicenoks che si spegne sul ferro.
Nonostante tutto è stata una bella partita, ricca di emozioni con Cantù che conferma quanto di buono aveva fatto vedere contro Udine e Milano. Con le pesanti assenze di Nikagbatse e Katelynas la rotazione è stata ridotta a sette giocatori, ma la squadra ha risposto bene portando a casa due pesanti e domenica in casa con Avellino si punta alla quarta vittoria consecutiva. Per Capo d’Orlando, nonostante la sconfitta, ci sono buone notizie, la squadra c’è e lotta ogni partita fino alla fine, anche se le prestazioni di Bernard e Traina e le condizioni fisiche di Jelic, che chiede spesso il cambio, destano qualche perplessità. Domenica si va a Milano tentando di vincere una partita che sembra impossibile, come sempre…

I TABELLINI:

UPEA CAPO D’ORLANDO – VERTICAL VISION CANTU’: 70 – 72 (12 – 21; 28 – 39; 47 – 55).
UPEA: Bernard 6 (3/4 5r), Nnamaka 6 (2/7 15r), Carter 24 (9/10; ¼ 1r), Perry 9 (3/11; 1/3 3r), Traina (0/2 da 3), Levin 3 (1/2 da 3 1r), Janicenoks 12 (2/6; 2/5 3r), Jelic 8 (3/6; 0/1 9r), Ramelli 2 ( 1/1 1 r), n.e., Valenti, Fabi, Kastmiler; All. Perdichizzi.
VERTICAL V.: Jurak 12 (3/11; 1/1 8r), Johnson 17 (4/5; 1/3 5r), Stewart 17 (4/12 13 r), Jones 9 (1/4; 2/10 5r), Barrett 8 (2/2; 1/6 1r), Mazzarino 5 (1/1; 1/3), Michelori 4 (2/3), Zorzolo, n.e., Gay, Squarcina; All. Sacripanti.
ARBITRI: Cerebuch , Pozzana e Di Modica.
NOTE: T.l.: Up., 9/13; Ver., 20/25. Percentuali di tiro Upea 28/62 (5/17 da tre punti, ro 16, rd 24) Cantù 23/61 (6/23 da tre punti, ro 15, rd 20). Spettatori 3300

Vincenzo Brignone

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